Giro della Val d’Orcia 3-8 giugno 2019
Le gare organizzate per poter scoprire le meraviglie di un territorio hanno una doppia valenza, sportiva e culturale. Dopo la Val di Fassa Running dello scorso anno, quest’anno è toccata alla Val d’Orcia, meraviglioso territorio collinare nella provincia di Siena che abbraccia cittadine storiche quale Chianciano, Montalcino, Pienza, Montepulciano ed altre ancora tutte caratterizzate da paesaggi unici ed edifici storici.
5 gare in 6 giorni non sono facili ma mettersi alla prova è un po’ il motto di ogni podista e da un po’ di tempo anche il mio.
Prima gara il 3 giugno a San Quirico d’orcia, fino a Celamonti per poi tornare al punto di partenza. Passeggiatori e podisti pronti sotto l’arco per affrontare i circa 13 km di strada asfaltata e sterrato, in compagnia del mitico Giorgio Calcaterra. Allo start ci si avvia per il centro storico e si punta verso la discesa, lunga quasi 4 km che già facevano presagire allo sforzo del ritorno. Primo ristoro e ci si avvia nello sterrato, lungo, articolato, saliscendi tra i tratturi dove non ci si può distrarre, qualcuno cade, qualcuno ha risentimenti muscolari e si ferma, io rallento e cerco di stare attento a dove metto i piedi. Al 7° km inizia la salita, lunga, sterrata, interminabile, che conduce attraverso un bosco a San Quirico, al traguardo, agognato, sofferto preceduto da una scalinata finale per poi fiondarsi in discesa sotto l’arco.
Risultato della gara: con il tempo di 1h 20’ 12” sono 58°(49) su 136 e 9° di Categoria.
Seconda gara il 4 giugno a Campiglia d’Orcia, un paesino a quasi 800 Metri d’altitudine ma con partenza a meno di 400 metri più giù, in aperta campagna. Essendo una cronoscalata si parte distanziati di 20” l’uno dall’altro partendo dall’ultimo classificato. Si inizia con i camminatori, che con eventuali bastoncini alla mano si inerpicano lungo i circa 4 km di salita. Attendo il mio turno impaziente mentre guardo in alto il paesino che mi attende, lassù e sembra inarrivabile. Al mio start parto ad un ritmo blando e quando la strada spiana accenno un aumento d’andatura ma subito dopo la pendenza aumenta. Raggiungo i due podisti che mi hanno preceduto in partenza e quindi mi ritengo soddisfatto della mia andatura, insieme procediamo alternando camminata a corsa. La distanza non è tale da prevedere rifornimenti ma il caldo, il sole e la salita richiedono un’ idratazione e la mia inseparabile boccettina diventa vitale. Il paesino si avvicina sempre più visivamente ma non si raggiunge mai, ne approfitto per scattare qualche foto di questo magnifico e verde panorama e distraendomi mi ritrovo sotto le mura. Scatta l’orgoglio podistico e riparto, la strada finalmente spiana e vedo il traguardo che taglio con soddisfazione. Il tempo di un minimo di ristoro, scambio due chiacchiere con Calcaterra appena giunto ed affaticato, e riparto in discesa correndo per riprendere l’auto che mi attende piccola piccola laggiù.
Risultato della gara: 30’ 16” e mi classifico 54° su 127 e 8° di categoria e dopo due gare sono 44° assoluto e 7° di Categoria
Terza gara Pienza – 5 giugno 2019.
Pienza, arroccata in altura, è una cittadina davvero magnifica, con un centro storico incantevole. Proprio da piazza Piccolomini, in pieno centro è stato allestito l’arco di partenza dove si sono ritrovati i podisti ed i camminatori iscritti. Km previsti da locandina7,2 ma alla fine cambio di percorso e ne saranno 9,8. Foto di gruppo di tutti sulla scalinata insieme al grande Calcaterra e alle 18.30 il Vicesindaco dà il via. Lungo lo stretto viale che porta fuori dalle mura ognuno cerca di guadagnare posizione e dopo un breve tratto asfaltato una lunga discesa sterrata ripidissima, fino al 3° km. E’ lì che ci si trova nei campi, su mulattiere solcate dai trattori, insidiose ed in salita con una pendenza vertiginosa. Dopo i primi metri dove la rincorsa della discesa ancora ti dà una mano, la fatica si fa già sentire e molti, compreso me, decidono di camminare a passo svelto fino in cima, per circa 500 metri fino al 1° ristoro. La strada spiana di nuovo e ricomincia la discesa tra i campi e circondati da un panorama unico che toglie il fiato ma non ci si può distrarre troppo, il rischio è di giocarsi le caviglie nei lunghi solchi inclinati da percorrere. Terminata la discesa siamo già oltre il 7° km e già i conti non tornano con quelli dichiarati, la città si vede lassù ma ancora molto distante e di fronte appare una salita vertiginosa, interminabile, da scalatore più che da podista. Mani sulle gambe e si sale al passo, qualcuno si dispera, ha centellinato male le energie, la mia boccettina d’acqua anche in questa occasione mi salva e mi dà lo stimolo a non mollare e finalmente arrivo su ma non è finita, un altro chilometro mi separa dal traguardo, da percorrere in leggera salita che in confronto con la precedente sembra pianura. E lì, in fondo, tra due ali di folla e con mia moglie che mi aspetta, taglio il traguardo soddisfatto, non del tempo che ancora non conosco e mi interessa poco, ma per aver portato a termine una gara massacrante di quasi 3 km più lunga del previsto (chi corre sa cosa vuol dire).
Comunque nella gara mi classifico 63° su 158, 12° di categoria con 1h 01’ 01” e dopo 3 gare sono 42° assoluto e 7° di categoria.
Domani giornata di riposo, da turista in giro per la Val d’Orcia per poi affrontare la 4^ gara, notturna, a Chianciano.
4^ Tappa Chianciano 7 giugno 2019.
E’ pomeriggio tardi quando Chianciano si riempie di podisti per partecipare alla tappa più veloce del giro. Partenza dalle mura del centro storico all’intervo della lussureggiante villa, alle 19.45 lo start. Ognuno cerca di dare il massimo ma tratto presenta numerosi saliscendi che se non ben gestiti in un attimo tolgono la forze. In poco meno di 15’ per i primi la gara da poco meno di 5 km è già terminata ed a seguire tutti gli altri. Io la termino in 21’ 58” classificandomi 43° su 141.
5^ Tappa Pietraporciana 8 giugno 2019
Con le gambe ancora stanche per la gara serale del giorno prima, ci si appresta ad affrontare forse la tappa più dura, circa 13 km tra le montagne con partenza dal podere di Pietraporciana e dopo un giro ad anello di circa 13 km si ritorna al punto di partenza dopo aver affrontato nello sterrato pendenze da mozzafiato. Al termine della gara uno splendido ristoro e pranzo finale all’aperto dove si sono svolte le premiazione finali.
Concludo questa gara al 51° posto su 132 e nella classifica finale di tutto il giro sono 40° su 125 e 7° di categoria su 11.