• il nostro racconto

    We are Runforever - Canio MARTINELLI si racconta...

    13 febbraio 2018

    Ciao, mi chiamo Canio MARTINELLI, ho 56 anni e sono un Lucano d’hoc.

    Mi sono avvicinato all’atletica da piccolo quando frequentavo il campo sportivo e cercavano di trovare una disciplina adatta a me. Le ho provate tutte, 400 mt, marcia, lancio del peso, sembravo adatto ad una gara che allora si chiamava la “mezz’ora”, si correva per mezz’ora e chi percorreva più spazio vinceva. Il giorno della gara non mi presentai!!! Optai per caso al sollevamento pesi dove me la cavavo benino, sollevavo 75 kg ed il record italiano under 18 era 85 kg. Mollai anche questo sport per via degli imminenti impegni legati agli esami di stato. Mi rimase comunque la mentalità ad allenarmi e per questo durante le ferie scolastiche, prima di andare a lavorare in cantiere, mi svegliavo di buon’ora e correvo per un’oretta. Tornavo a casa, doccia, colazione e via a lavorare. Un giorno d’estate, a tavola con la famiglia, mio padre mi raccontava che lui da giovane per recarsi dal paese d’origine (Avigliano) al capoluogo (Potenza) percorreva i 18 km camminando ed impiegandoci circa 4 ore. Io gli dissi che ce la facevo con metà tempo correndo. Lui accettò la sfida e mi accompagnò in auto al bivio tra Potenza ed Avigliano. Avevo appena finito di pranzare, era estate piena ed i primi 9 km erano tutti in salita. Senza cellulare (non esistevano), senza acqua, mi sono avviato e dopo 2 ore estenuanti sono giunto ad Avigliano.

    Ho telefonato a casa per comprovare il mio arrivo, ho preso il treno e sono tornato indietro….

    Mi sono arrulato ed ho smesso di allenarmi, poi mi sono sposato e non ho avuto più il tempo fino a quando in Aeroporto dove lavoro ho iniziato a vedere gente che rinunciava al pranzo e si allenava, tra questi Gianni GRECO e ho deciso di ricominciare. Con la mia panzetta molle e con il marsupio sempre con me, ho sempre arrancato, potevo solo far parte dei PIPPA RUNNERS ma ostinatamente ho continuato. Poi mi sono iscritto all’unica società podistica presente ad Aprilia, non volevo gareggiare ma assaporare il mondo dei runners. Ben presto li lasciai perché mi sentivo fuori luogo. Un giorno Gianni mi ha chiesto se volevo iscrivermi nella Runforever, appena nata, mi sono chiesto perché avesse pensato proprio a me ma ho accettato e ho conosciuto questa grande famiglia. Anche in questo caso non volevo gareggiare, appena riuscivo a correre a 6 al km e non mi sentivo all’altezza. E’ stato Claudio CORDELLA che mi ha spinto a farlo, mi ha convinto che era bello, ci si divertiva e così ho iniziato ed è stata come una droga. Credo che la mia prima gara sia stata la Roma Ostia, da abusivo, senza pettorale, quel giorno nel mio marsupio avevo la macchina fotografica, una banana, i soldi per acquistare i biglietti del treno e tornare a casa nel caso non me la fossi sentita di partire e mi ero studiato lungo il percorso dove trovare le fermate del trenino per Ostia, per tornare indietro. Per me che soffrivo a stare nella folla, era impensabile entrare nelle griglie, anche perché senza pettorale sarebbe stato difficile ed allora mi sono posizionato sulla Pontina, all’inizio del lungo rettilineo che porta ad Ostia. Quando sono arrivati i primi podisti ho iniziato a fare fotografie cercando le maglie gialle Runforever tra la folla ma dopo un po’ sono finite e sono rimasto solo. Ho deciso così di lanciarmi anch’io, partendo dalle retrovie, ho iniziato a sorpassare tanta gente (gli ultimi che ovviamente passeggiavano) e mi sono gasato e così tra una foto ed un ristoro, dopo due ore e qualche minuto sono arrivato nei pressi del traguardo dove gentilmente mi hanno fatto cenno di uscire dal percorso perché irregolare. Però ce l’avevo fatta, avevo vinto con me stesso, mi sentivo un grande…. Ho cominciato a gareggiare iscrivendomi regolarmente ed ho provato emozioni indescrivibili, ero sempre un pippone ma cominciavo a crederci.

    La svolta è stata quando Gianni mi ha chiesto se volevo provare a migliorare, anche solo  a faticare meno ma migliorare e così un giorno mi ha portato su viale Europa e mi ha spiegato cosa voleva dire fare dei “LAVORI”. Si è dedicato a me e mi sono sentito orgoglioso di ciò e per ricambiarlo ho seguito alla lettera i suoi insegnamenti. Mi sono messo a dieta dal grande Fagnani, ho seguito tabelle e rispettato calendari che il Mister mi ha pazientemente creato su misura per me ed i risultati si sono visti. Ora mi senso sempre un pippone runner, ma un po’ meno pippa ed un po’ più runner…

    L’emozione più bella l’ho vissuta quando ho partecipato alla mia prima Maratona, a Roma nell’anno del Giubileo. Chi ha corso una maratona sa di cosa parlo, ho sofferto ma l’ho terminata senza mai fermarmi e al traguardo ho pianto, un pianto liberatorio, un tripudio di emozioni. Ne ho corsa un’altra a Lecce con risultati peggiori per via delle condizioni meteo e per la mancanza di acqua al ristoro del 26° km, mi sono fermato diverse volte, molti km li ho percorsi camminando ed ho deciso che non era il tipo di gara che fa per me. Inoltre ho promesso a mia moglie che non avrei partecipato più ad una maratona e fin quando lei non me lo acconsentirà io manterrò la promessa. Anche se non vi nascondo che un pensierino……

    Ovviamente non ho mai vinto un premio nelle gare, a Pomezia pensavo di avercela fatta ma nella mia categoria invece che i primi 5 premiavano solo i primi 3….. mentre nelle altre categorie i primi cinque!! A corri per Luketto però una bella soddisfazione, al sorteggio finale dei pettorali ho vinto il primo premio. Ma credo che il premio più bello sia l’affetto che mi dimostrano i podisti e le podiste della Runforever….

    I  miei migliori tempi: Maratona (Roma) 4h 35’ 37”- Mezza Maratona (Verona) 1h 46’ 16” – 30 km (Mare Lago delle Terre Pontine) 2h 52’ 39” – 10 km (Best Woman) 46’ 8”.

    La mia aspirazione: poter correre ancora per tanto, piano ma for ever…..

    Un grande abbraccio alla famiglia RUNFOREVER….

     

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